Critico d'arte inglese. Sostenitore dell'arte astratta,
negli anni Cinquanta si adoperò per la sua diffusione in Gran Bretagna e
nel 1955 iniziò a lavorare per l'Institute of Contemporary Arts di
Londra. Nei primi anni Sessanta si trasferì negli Stati Uniti e
lavorò fino al 1966 come curatore al Guggenheim Museum di New York.
Successivamente insegnò alla State University di New York e insieme a
Donald Kuspit fondò la rivista "Art magazine". Collaborò inoltre
con alcune riviste americane tra cui "The Nation", "Artforum", "Art
International" e scrisse saggi di critica (
American Pop Art, 1974) e una
storia semiseria della Biennale di Venezia dal titolo
La Biennale di Venezia
1895-1968: da Salon a vasca di pesci rossi (1968). A lui si attribuisce la
creazione del termine
pop art (Londra 1927 - New York 1990).